Il controllo della vista optometrico è un esame che viene effettuato da un optometrista per valutare la capacità visiva di una persona e determinare se sono presenti eventuali problemi o anomalie. Durante il controllo, l’optometrista misurerà la vista a distanza e da vicino, verificherà la capacità di percepire i colori e di distinguere i dettagli e valuterà la capacità dell’occhio di adattarsi alla visione da vicino e da lontano. Inoltre, verranno eseguite altre prove, come la valutazione delle strutture oculari con un apparecchio chiamato oftalmoscopio.
L’optometrista è un professionista sanitario che ha conseguito una specializzazione o laurea in optometria e che è abilitato a eseguire controlli della vista e a prescrivere occhiali e lenti a contatto.
In alcuni paesi, l’optometrista può anche eseguire procedure mediche come il trattamento di alcune infezioni oculari e il rimodellamento della cornea con laser.
Inoltre, il controllo della vista può essere effettuato anche da un oculista, che è un medico specializzato in problemi oculari e che può effettuare diagnosi e trattamenti più complessi, come la chirurgia oculare.
Durante una valutazione visiva optometrica o controllo della vista optometrico, vengono effettuati diversi test per valutare la capacità visiva di una persona e individuare eventuali problemi o anomalie. Ecco alcuni esempi di test che possono essere inclusi in una valutazione visiva optometrica:
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Test della vista a distanza: questo test viene utilizzato per valutare la capacità di vedere gli oggetti a una certa distanza, solitamente a 20 piedi (6 metri). L’optometrista farà leggere una tabella di lettura con caratteri di varie dimensioni per determinare il grado di miopia, ipermetropia o presbiopia (difficoltà nella visione da vicino).
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Test della vista da vicino: questo test viene utilizzato per valutare la capacità di vedere gli oggetti da vicino, come un libro o un computer. L’optometrista farà leggere una tabella di lettura con caratteri di varie dimensioni per determinare il grado di miopia, ipermetropia o presbiopia.
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Test percezione dei colori o di Ishihara: questo test viene utilizzato per verificare se ci sono problemi nella percezione dei colori. L’optometrista mostrerà una serie di carte di colori e chiederà al paziente di identificare il colore di ogni carta .
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Test di dettaglio fine: questo test viene utilizzato per valutare la capacità di vedere i dettagli di oggetti o immagini. L’optometrista mostrerà una serie di immagini o oggetti con dettagli piccoli e chiederà al paziente di individuarli.
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Test dell’accomodazione: questo test viene utilizzato per valutare la capacità dell’occhio di adattarsi alla visione da vicino e da lontano. L’optometrista farà leggere una tabella di lettura con caratteri di varie dimensioni a diverse distanze per determinare se c’è un problema nell’accomodazione.
Oltre ai test descritti in precedenza, durante una valutazione visiva optometrica possono essere effettuati altri esami per valutare la salute oculare e individuare eventuali problemi o anomalie. Ad esempio, può essere eseguito un test della motilità oculare per verificare se gli occhi si muovono in modo coordinato, o un test della rifrazione per determinare il grado di miopia, ipermetropia o astigmatismo.
Inoltre, l’optometrista può effettuare un esame della superficie oculare utilizzando un apparecchio chiamato lampada a fessura, che permette di osservare da vicino la cornea, le palpebre e le altre parti esterne dell’occhio.
In generale, una valutazione visiva optometrica è un esame molto accurato e completo che permette di individuare eventuali problemi o anomalie della vista e di prescrivere gli eventuali correttivi necessari, come occhiali o lenti a contatto.
Se durante il controllo vengono individuati problemi oculari più gravi, l’optometrista può consigliare di rivolgersi a un oculista per ulteriori valutazioni e trattamenti.
di Alessandro Garau – Optometrista
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